lunedì 12 settembre 2011

10 Anni e un giorno: voi dove eravate?

New York state of mind - B. Joel
Soltanto Ieri sera, tornando a casa da una giornata piena sul Monte Amiata in un'estate ancora prepotentemente presente, mio marito ed io abbiamo realizzato che fosse l'11 settembre. Non so come succeda, ma nel week end ci dimentichiamo di date, orari, ricorrenze varie e lasciamo la mente allo stato brado per cercare di recuperare un po' di quella tranquillità a cui tutti aneliamo. 
Ci siamo guardati con l'espressione di chi non può credere che siano già passati 10 anni e per un momento siamo restati in silenzio. Eppure il ricordo di quel giorno è per entrambi fortissimo perché lo abbiamo vissuto, anche se indirettamente, da molto vicino. New York è una città che amiamo profondamente, dove abbiamo amici, ricordi bellissimi e dove torniamo il più spesso che possiamo. E' il luogo dove ci siamo incontrati dopo 3 mesi di lontananza quando, ancora fidanzati, lui studiava inglese in Canada ed io promuovevo vini italiani all'estero. E grazie ad un evento proprio a N.Y., ci siamo ritrovati lì, come dentro un film, emozionati e sperduti, lui con un mazzo di rose rosse nella hall di un Hotel troppo lussuoso, ed io al mio primo viaggio oltreoceano con una delegazione di caciaroni al seguito. E' il luogo del nostro viaggio di nozze: la data della foto scattata sulla terrazza panoramica delle torri gemelle porta 11/09/96. Quando realizzai la coincidenza, anni dopo, mi vennero i brividi. 
L'11 settembre di 10 anni fa, mio marito era in partenza per Toronto per un evento. La mattina stessa a Fiumicino per svariate coincidenze, diversi voli intercontinentali subirono dei ritardi. Mio marito, che sarebbe dovuto partire a mezzogiorno, alle 2 del pomeriggio era ancora in aeroporto in attesa di notizie del suo volo. Io, dal mio ufficio, con il pancione di 4 mesi, chiamavo il mio corrispondente in Canada per avvisare del ritardo e questa mia amica mi informò in lacrime che stava accadendo una tragedia, che un aereo era appena piombato su una delle Twin Tower e che non poteva credere ai suoi occhi. La notizia non era ancora rimbalzata in Italia, ma dopo circa mezz'ora ricevetti la telefonata di mio marito che stava per tornare a casa e che non sarebbe partito perché il volo era stato appena annullato. La sera stessa a casa, ricordo me stessa sul divano, inebetita davanti alla televisione che ripeteva senza soluzione di continuità, i video dell'impatto ed il crollo delle torri. 
Rientrando a casa ieri sera, la programmazione Sky ha omaggiato N.Y. con una rassegna dei più bei film la cui location è una N.Y. da coccolone, ancora spavalda, dolorosamente bella, incurante della morte come un ventenne che ha il vizio dell'immortalità: "Colazione da Tiffany; Harry ti presento Sally; Manhattan; NewYork NewYork.... Avete presente? Su ognuno di questi film ci sarebbe da parlare per ore, ma alla fine quello che ti resta dentro è la presenza di lei, questa città bella come una donna innamorata, che ha cominciato da subito a leccarsi le ferite ma che ha perso l'innocenza come purtroppo molti di noi dopo quel giorno. E voi, mi raccontate dove eravate e cosa facevate 10 anni fa? 
Avrei voluto postare un N.Y. cheese cake per un omaggio monografico, ma credo che una pie come questa possa essere comunque un degno rifermento. E' proprio la classica pie alla Nonna Papera, con il ripieno ricco di frutta, in questo caso mele Granny e more dolcissime a smorzare l'acidulo delle mele. Ho avuto serie difficoltà a fotografarla, ancora calda, per il profumo irresistibile. Ho usato la famosa tortiera per pie comprata a Londra, di cui potete vedere foto in basso: fantastica, la torta si stacca che è un piacere. Peccato che poi, nel trasferirla sulla gratella per farla raffreddare, mi è caduta è si è sfrantumata in mille pezzi scoprendo un cuore rosso sangue! La fetta che vedete, è uno dei pezzi più grandi rimasti. Non ho pianto, ma quasi. 
Ecco gli ingredienti per uno stampo da 26 cm. Il mio era più piccolo e mi è avanzata della pasta con cui farò delle crostatine. 
- 6 mele Granny Smith
- 200 gr di more
- 400 gr di farina
- 180 gr di burro
- 220 gr di zucchero
- 1 uovo
- acqua fredda q.b
- 50 gr di amaretti secchi
- il succo e la scorza di un limone non trattato
- latte
- un pizzico di sale
- burro e farina per lo stampo.
Impastate con la foglia dela vostra planetaria (altrimenti usate un mixer), la farina mischiata con lo 100 gr di zucchero ed un pizzico di sale, il burro freddo a pezzetti, fino ad avere un composto sbriciolato. Aggiungete l'uovo e la buccia di limone grattugiata e continuate ad impastare aggiungendo acqua gelata con un cucchiaio fino a che non ottenete una bella palla che avvolgerete con una pellicola e mettere in frigo per almeno mezz'ora. Nel frattempo sbucciate le mele e tagliatele a fettine, quindi bagnatele con il succo di limone per non farle annerire. Dividere la pasta e metà e stendetela su una spianatoia, foderando la vostra tortiera precedentemente imburrata e infarinata. Se non avete uno stampo da pie, usate uno a cerniera. Bucate la pasta con una forchetta e cospargete il fondo con gli amaretti sbriciolati.
Unite le more alle mele, mescolate delicatamente con un cucchiaio e mettete il tutto nel vostro guscio di pasta. Coprite con la metà restante di pasta stesa e bucatela con una forchetta o se gradite, con dei piccoli decori fatti con un tagliabiscotti. Pizzicate il bordo per sigillare bene la torta e spennellate la superficie con un po' di latte, cospargendo generosamente con lo zucchero restante. Cuocete nella parte bassa del forno per 40 min. a 180° e fornate quando la superficie sarà ben dorata. Lasciate intiepidire e servite magari con una pallina di gelato alla vaniglia. Un abbraccio.
Con questo post, partecipo con piacere alla sfida di Aboutfood "Riaccendiamo il forno"



40 commenti:

  1. Ero in Arabia da pochissimo, e sposata da poco. Da quel giorno la nostra vita spensierata cambio', con tanto di guardie armate fuori dal compound dove vivevamo e di cui prima non c'era bisogno e che improvvisamente diventavano vitali...
    Anche io ieri ho saltellato sui canali Sky guardando spezzoni di film che amo alla follia, tutti in una citta' che amo alla follia.
    E amo alla follia il tuo dolce, che importa se si e' sbriciolato? :-)
    Un bacione!

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  2. io ho fatto un post ieri mattina per l'11 settembre...un caro saluto

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  3. Anch'io sono un pò di giorni che guardo documentari su documentari, film, rivedo le stesse scene mille volte...io avevo 19 anni ed ero chiusa in un'aula magna dalla mattina alle 8 per un esame d'inglese...ricordo che tutti avemmo la notizia nel pomeriggio verso le 16, ce la diede l'assistente della Prof proprio mentre stava trascrivendo il risultato del mio esame sul libretto universitario... ricordo che rimase scioccata...io non mi ero resa conto bene, ero ancora nello stato euforico che ci assale nel post-esame...che tristezza!!!
    Che meraviglia questo dolce!!!

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  4. Bellissimo post (come sempre, del resto, cara Patty!).
    Io ero in ufficio, quando lavoravo ancora per l'orchestra. Squilla il telefono, rispondo e sento solo dei singhiozzi. Pronto! Pronto! Chi è? Finalmente capisco che è una mia collega e amica canadese, che tra le lacrime mi dice di collegarmi a internet, che sta succedendo una cosa terribile... Ed è così che le immagini in diretta da NY mi colpirono come un pugno allo stomaco.
    Mia figlia, che aveva 5 anni, rimase scioccata, perché avevano bruscamente interrotto i cartoni animati che stava guardando per trasmettere la terribile notizia. Per giorni e giorni dovemmo tranquillizzarla...

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  5. Il mio concittadino Eugenio Montale scriveva in una poesia che "La storia non è magistra
    di niente che ci riguardi".Lo so...sì che lo so...è innegabilmente vero...uno poi ci fa il callo...ma di fronte ad insensatezze umane di tali proporzioni non riesco a fare meno di piangere,ieri come dieci anni fa.
    Ero al lavoro in ufficio,qui la solita vita di sempre,là l'inferno fatto metropoli...

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  6. era pomeriggio ed entambi i bambini stavano riposando... poi svegli e in sala e non sò come mai ho acceso la tv... in diretta ho visto il secondo aereo centrare la torre... non lo dimenticherò mai davvero... e da li poi è cambiato tutto... ieri i miei figli mi hanno chiesto e allora abbiamo guardato i reportage alla televisione ma io stavo ancora male...... davvero quanto dolore e quanti morti per nulla....
    Passiamo però alla tua torta che mi sembra divina, quella teglia deve essere mia assolutamente!!!!!! un bacione cara amica!

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  7. io ero a Genova, in aereoporto, con l'uomo che poi è diventato mio marito, in attesa di un aereo da Damasco, via Milano, con a bordo un beduino siriano e un bambino di pochi mesi, affetto da una grave cardiopatia, che veniva a Genova per essere operato al Gaslini. Con noi c'era anche l'interprete, un ragazzo palestinese con cittadinanza israeliana, che era il ritratto della disperazione al pensiero non solo di quello che era successo, ma di quello che sarebbe potuto succedere alla sua famiglia, in quei momenti in cui ancora non si sapeva chi fosse il responsabile dell'attentato. L'aereo era partito poco prima che succedesse tutto, ma quando era atterrato a Milano erano già scattate le misure di sicurezza. Noi non eravamo bloccati a Genova e quel povero padre, che non parlava una parola diversa dal suo dialetto, si era visto fermare alla dogana e requisire il bambino. Quando finalmente siamo riusciti a ricongiungerci era notte fonda- ed io mi ero già presa una serie infinita di insulti, perchè "salvavo terroristi". Ricordo che, arrivati al Gaslini, questo papà non voleva lasciare suo figlio: non aveva ancora saputo nulla e temeva di essere finito in qualche tratta per il traffico di organi. Ora lo racconto a cuor leggero, ma non ti puoi immaginare cosa sono stati per me quei momenti. Preciso che lavoravo come volontaria in un progetto di cooperazione internazionale, per salvare la vita a bambini siriani gravemente malati, quindi in teoria saremmo dovuti essere al di sopra di ogni sospetto. Ma il quarto d'ora (alla enne) che ho passato in quell'aereoporto, non me lo dimenticherò mai più...

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  8. Ero appena tornata proprio da NYC, come ho scritto nel mio post ieri sera...
    Ottima questa crostata mele e more, deliziosa, bravissima

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  9. Ciao Patty, io ero a Roma dove stavo preparando la tesi di laurea, ma mi accingevo a tornare a casa per festeggiare il primo compleanno della mia nipotina (ne ho parlato nel post di ieri!). Mia madre mi chiamò raccontandomi dell'accaduto e io mi sentii persa, non arrivando ad immaginare quello che neanche i miei, che stavano ascoltando le notizie, riuscivano a chiarirmi. Pazzesco!
    La tua torta è fantastica!!! Assolutamente!!!
    Un bacio e a presto!

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  10. Vivevo in Liguria all'epoca, ero sdraiata sul divano con una leggera influenza in attesa di tornare al lavoro, ho ricevuto la telefonata di un'amica che mi diceva di accendere la tv, ho acceso nel momento in cui trasmettevano lo schianto dell'aereo sulla prima torre... ero stordita e incredula, non riuscivo a credere che fosse vero, e invece...
    Hai scelto un dolce perfetto, bellissimo e buonissimo e quello stampo è geniale. Un bacio cara Patty

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  11. Ciao Patty, questa torta è veramente da nonna papera, mi copio subito la ricetta. Ti invidio un po' quella caccavella per me sconosciuta! ciao Ilaria

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  12. anch'io avevo il "pancino" di soli due mesi ed ero in negozio, con il notiziario internet on line e la radio che aggiornava, e non si è riusciti più a combinare nulla per il resto del pomeriggio. Ho amici che vivono in California ma spesso viaggiano e ricordo di averli chiamati appena possibile quel giorno: mi dissero che da loro era come in un incubo: tutti i ponti bloccati, gli aeroporti blindati..
    e noi non siamo più gli stessi, anche dopo dieci anni non si può tralasciare di pensare alla ignobile stupidità ed arroganza di chi ha causato tutto questo
    La tua pie è fantastica, la tortiera anche (ma io non "celò"), giusto oggi pensavo per dei fantastici fichi nostrani, uso la tua ricetta della pasta :)
    grazie della tua riflessione profonda e non scontata, mi son commossa al pensiero della vostra foto in viaggio di nozze

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  13. dieci anni fa.... ero a casa, intenta a preparare i libri da portami dietro dalla prof che mi dava qualche ripetizione per un esame tostissimo! ero talmente incasinata e preoccupata per l'esame che ho realizzato il tutto solo al rientro a casa....mi sembrava un film, non ci credevo....era così reale da sembrare irreale!
    in realtà, dopo dieci anni, ho ancora molti dubbi sulle cause, poco sugli effetti - penso alle vittime....:-( innocenti e mi viene una gran tristezza.

    .....anche noi, ieri sera, abbiamo dato uno sguardo alla guida sky, non siamo usciti perchè la giornata trascorsa a Ravello (per festeggiare il nostro primo anniversario di matrimonio) mi è bastata (sono all'inizio del nono mese e tre gradini mi sembrano il monte Bianco)... e mentre guardavo la programmazione pensavo che solo lo scorso anno eravamo a NY, città dove (potendo) mi trasferirei anche con il teletrasporto...immediatamente!

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  14. Ero in laboratorio con le mie colleghe quel pomeriggio. Non me lo scorderò mai il momento in cui apprendemmo della notizia e rimanemmo come inebetite, a guardarci l'un l'altra...incredule..agghiacciate. E ieri, rivedere quelle scene ancora mi faceva venire la pelle d'oca e lacrime agli occhi!
    Eccola la famosa tortiera con la linguetta! Se ti dicessi che partirei per Londra sono per cercarla? Però la tua pie con le more...con tutto il rispetto...ci fa un baffo a quella di Nonna Papera! Qui Quo e Qua cambierebbero finestra te lo dico io, metti l'antifurto :D!
    Un baciotto, a prestissimo ;)

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  15. ciao Patty, io mi trovavo al lavoro, la mia capa era uscita per una commissione e al rientro mi aveva detto - col suo fare freddo e distaccato di sempre (non voleva portare scompiglio nel negozio e disturbare i clienti probabilmente) - cosa stava capitando. Talmente freddo che li per li non mi ero neppure resa conto. Ma una volta tornata a casa, davanti allo schermo, ho realizzato cosa fosse successo.

    La tua torta è splendida, con quella bella superficie a montagnette :-)

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  16. Io appena tornata dal Messico e sarebbero bastate poche ore per farci bloccare li chissà quanti giorni. Anch'io in viaggio di nozze a NY e poi mesi fà e spero tra qualche mese di nuovo. La sensazione che si prova in quella città è unica! I film di ieri sono stati artefici del mio amore per quel luogo! Tutto è cambiato da quel giorno, il mondo è cambiato

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  17. io ero a Roma, studiavo Giurisprudenza all'università e lavoravo in un pub Irlandese a Trastevere, è stata una delle esperienze più forti della mia vita, mentre decine e decine di inglesi completamente sbronzi cantavano canzoni senza senso urlando, paonazzi e anche puzzolenti devo dire, noi eravano inebetiti di fronte ad un piccolissimo televisore che tenevano acceso soltanto per renderci conto che anche se intorno a noi era tutto uno slang eravamo ancora in Italia...naturalmente nessuno dei presenti si è accorto di nulla, troppo fuori per rendersi conto della tragedia, quindi mentre intorno a noi era tutta una festa, le nostre bocche facevano fatica a emettere dei suoni che somigliassero vagamente a parole comprensibili...pazzesco!

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  18. Io quel giorno ero sola a casa, i miei erano a lavoro, io avevo dieci anni e ricordo che davanti alla tv vedendo quelle scene non capii praticamente nulla. Uscii di casa con la bici e mi resi conto che c'era il panico dappertutto. Non ci sono parole per quel giorno, ma tu sei riuscita a trovarle.

    Passando alla tua torta, è bellissima, ne vorrei un pezzettino adesso :)
    A presto, cara Pat :*

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  19. Io ricordo benissimo che ero al lavoro, stavamo ridendo e scherzando durante una pausa caffè quando è arrivata la titolare sconvolta dicendoci dell'accaduto! Ricordo che siamo rimaste impietrite e che abbiamo subito acceso la radio per ascoltare le notizie in diretta !La stessa sera ed i giorni a seguire io e mio marito abbiamo seguito tutti i telegiornali e le trasmissioni che raccontavano l'accaduto sgomenti ...sembrava un film americano con effetti speciale...ma purtroppo era la cruda realtà!

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  20. Un dolce strepitoso, che adoro.
    Io ero in negozio a lavorare (edicola cartoleria), con mia cugina...ad un certo punto si fiondò dentro un amico assicuratore che ci raccontò tutto, urlando come un forsennato...noi quasi inebetite e ignare...accendemmo la radio...le informazioni si susseguivano a valanga, il panico cresceva...chiudemmo presto quella sera. Non arrivò più nessun cliente.
    Il mattino dopo alle nove avevo venduto già tutti i giornali...arrivavano da tutte le parti a chiederli, tutte le edicole avevano il tutto esaurito, ne consegnarono credo 5 o sei edizioni durante la giornata e le finivamo in continuazione...non riuscivo a capacitarmi, ero terrorizzata. Mio marito era sempre in giro per lavoro...il panico e la paura attentati mi attanagliava..mia figlia era piccolina, due anni appena. Che ricordi...

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  21. Io stavo tentando di festeggiare il primo compleanno di mia figlia. Festa saltata, naturalmente: chi mai avrebbe potuto sorridere dopo avere visto persone venire giù da grattaceli come foglie morte? Fortunatamente, avevamo fatto delle foto ad ora di pranzo, mentre c'era la nonna: la torta, è finita divisa a pezzi e distribuita tra il vicinato.
    Sia chiaro, non amo la retorica filo americana della maggior parte delle celebrazioni sull'undici settembre. Ci sono altre date, altri morti, che non andrebbero dimenticati. Ma quel giorno abbiamo provato il dolore di assistere ad un atto di guerra in diretta, con vittime civili. Dovremmo ricordarcelo un po' più spesso l'odio per la guerra che abbiamo provato in quel momento. Ma noi esseri umani siamo di memoria corta, purtroppo.

    ps. ti ho risposto sulle mandorle: hai mai provato con le armelline?

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  22. Il ricordo di quel giorno è impresso indelebilmente nella mia memoria... se chiudo gli occhi riesco ancora (a distanza di 10 anni) a ricordare ogni gesto, ogni parola, ogni immagine trasmessa. Stavo preparando l'esame di Finanza aziendale (strana coincidenza sulla copertina del libro c'era lo skyline di New York con le Twin Towers) quando a un certo punto mia madre, che stava guardando la tv, mi chiama perché un'edizione straordinaria del TG stava dicendo che un aereo (probabilmente per un errore umano) aveva centrato una delle torri. Seguivo il TG in piedi sulla porta del soggiorno quando quella seconda sagoma minaciosa si avvicinava fino a infilarsi come una lama nel burro in quell'imponente grattacielo. E' stato uno choc... poi il fuoco, il fumo, quelle persone disperate che chiedevano aiuto dagli ultimi piani dei grattacieli, quelle persone così in preda al terrore da trovare il coraggio di gettarsi giù di sotto, fino al crollo... tutte quelle morti in diretta non potrò mai dimenticarle. Quando ci penso i miei occhi si riempiono ancora di lacrime e sempre la stessa domanda mi rimbomba in testa: "Perché?".

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  23. Non solo l'America è cambiata da quel maledetto 11 settembre, ma tutto il mondo...deliziosa la tua pie! Ciao SILVIA

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  24. Eravamo a casa, con i nonni venuti a trovare la nipotina e guardavamo la tv non riuscendo a realizzare bene cosa fossero quelle immagini, che razza di film stessero trasmettendo...solo che non era un film!!
    ciao loredana

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  25. chissà che spavento sapendo tuo marito proprio in america in un aeroporto! io ero una studentessa universitaria e quindi, come ogni settembre, ancora a casa dalle lezioni che sarebbero cominciate a ottobre. Ricordo di aver visto la notizia in tv e di non aver capito inizialmente la portata della cosa: pensavo a un incidente, non ci potevo credere! e poi il secondo aereo ha tolto ogni speranza. In quel momento tornava mia madre dal supermercato con le borse della spesa, e io e mia sorella la informammo che "a New York è successo un casino, hanno bombardato le torri gemelle con due aerei".. lei ci guardò incredula porgendoci le buste, non capì davvero finchè non si piazzò a sua volta davanti alla tele e non vide le immagini di persona. Passammo il resto del pomeriggio incollate a raiuno. La tua pie sembra deliziosa, peccato per lo sbriciolamento ma in fondo per mangiarla va rotta, no?

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  26. Ciao cara Patty, quel giorno mi trovavo in ufficio (all'epoca lavoravo ad Anagni-Fr) e mia madre mi faceva la diretta telefonica mentre io incredula ero attacata ad Internet...quando le torri sono crollate ero in macchina di ritorno a Roma e il cronista addolorato dava le notizie alla radio. Un giorno terribile ancora vivo nei miei ricordi! Da allora sono tornata a New York diverse volte e ci tornerò ancora perchè da sempre l'ho amata ed è l'unica città per cui lascerei Roma!!! Splendida pie tesoro!! Un bacio...

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  27. Ciao Patty, io ero in casa con mia figlia di 8 anni a guardare un cartone, quando il programma si è interrotto e la tragedia è entrata nella nostra casa...Dana

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  28. Io ero a casa con i miei figli. Era un martedì e dovevamo andare in Comune perché mio figlio Giovanni doveva fare la sua prima carta d'identità. Lui diventava grande ed il mondo cambiava inesorabilmente. Ricordo tutto quello che ho visto e che ci siamo detti. I miei figli mi chiesero, dopo l'impatto degli aerei, se le torri sarebbero state ricostruite ed io risposi che la grandezza americana avrebbe fatto anche quello. Poi il crollo... che è avvenuto anche dentro di noi. Laura
    p.s. un consiglio futile: per evitare spatasciamenti della torta stendi la sfoglia sulla carta forno. Ma allora addio fascino della tortiera!

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  29. Ciao tesoro, davvero commuovente e bellissimoil tuo post.. io ero in casa con mia mamma e mia nonna, quindi niente di speciale, e avevo 12 anni quindi non capivo nemmeno la portata dell'evento...ma lo ricordo come fosse ieri... condivido però con te l'amore per New York, città meravigliosa, città di tutti...sono stata dieci giorni quest'inverno e me ne sono profondamente innamorata...quando lasci quella città, l'unico pensiero che ti accompagnerà da quel momento in poi, sarà quello di poterci tornare...
    un bacione...
    p.s.... ma vogliamo parlare di quella torta? me la aapunto vah, presto vedrai che la faccio... nel frattempo aspetto temperature più basse per bissare gli involtini di verza, che mi sono rimasti nel cuore...un bacione

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  30. Io ero ancora al liceo, e ricordo di averlo visto in tv nel pomeriggio al ritorno da scuola..
    Mentre il giorno dopo l’insegnante di lettere, che non ci ha mai nemmeno fatto “perdere” un’ora di lezione per visitare un museo, si presentò con una pila di quotidiani e li leggemmo insieme.

    Ed è incredibile non solo pensare a quanti morti abbia causato quell'attacco, ma la spirale di morte che ha innescato e che ci portiamo avanti ancora.. dopo 10 fottutissimi lunghi anni.

    La pie, al contrario, è deliziosa... e ringrazia che non ti si è rotta per terra e di non avere un quattrozampe per casa, sennò era la fine ;)

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  31. Care amiche. E'impressionante come un solo momento nella nostra vita, se sostenuto dalla tragedia o dall'immensa gioia, possa cristallizzare qualsiasi dettaglio intorno a noi in un ricordo indelebile. Qualcuna di voi era ancora molto giovane, qualcun'altra stava vivendo il momento della consapevolezza, della felicità. Tutte ci siamo fermate annichilite dall'orrore ed ognuna di noi ha registrato dentro di se quella data come una linea che ha separato due epoche in maniera definitiva. Vi ringrazio per le vostre parole che sono la sintesi del sentire universale. Niente come l'11 settembre è riuscito a creare un'empatia così forte in ogni angolo dell'universo dove il mezzo televisivo può arrivare. Noi ne siamo state in qualche modo testimoni e dovremmo ricordarlo ogni giorno anche in memoria di chi ha perso la vita così inutilmente.Ancora grazie, Pat

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  32. Sai quando si dice : è un giorno dove tutti ricordano dove erano in quel momento?

    Io l'ho sperimentato con l'11 Settembre.
    Ero in casa, dormivo dopo pranzo, mi sono svegliata perchè avevo lasciato il televisore acceso, e sullo schermo c'era la prima torre coperta di fumo. Ho pensato fosse un film d'azione, è stato uno shock vedere e realizzare che non era così.

    Ho pianto. Non mi vergogno a dirlo, e ho seguito tutti gli aggiornamenti, perchè ero sgomenta e incredula, quasi speranzosa che alla fine...si che alla fine non fosse altro che un film....

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  33. Ricordo solo questo tesoro...seduta sul divano in un caldo pomeriggio di ancora estate, annoiata a fare zapping e poi fermarmi a guardare una scena che mi sembrava un film quando man mano ho relizzato che nn era un film ma realtà sono corsa in cucina dai miei e li guardavo con occhi sbarrati senza riuscire a dire niente completamente pietrificata e un senso di terrore e di sgomento che mi assaliva e da quel preciso momneto ho capito che il male sconfigge tutto.....adesso sono passati 10 anni ma quella sensazione di impotenza mi è rimasta, ho paura per i miei figli per loro per questo mondo marcio che gli stiamo lasciando!!!!
    Un bacione tesoro e divino il tuo dolce!!!
    Imma

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  34. Ero a casa, semplicemente e mi ricordo che avvisai il mio fidanzatino di allora-
    il tuo dolce e' squisito! voglio la tortiera con la lama ^_^

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  35. Io ero in cucina e attraverso la finestra aperta, vedevo lo stesso programma dalla tv di tutti mi miei vicini. Mi chiedevo cosa c'era di bello in quel film. Solo accendendo la tv ho capito che non era un film. :(

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  36. Pat...
    io non lo dimentico, per due motivi. Ero a fare spese e rientrando in ufficio ho trovato tutti i dirigenti, ma proprio tutti, che affollavano il mio posto di lavoro, dove c'era la tv.
    Mio figlio era basito e incollato allo schermo, aveva 12 anni.
    E io il giorno dopo dovevo essere ricoverata per un intervento di cui ancora porto le cicatrici.
    E che non posso dimenticare, come non posso dimenticare l'11 settembre del 2001.
    Un abbraccio mia cara amica che ogni giorno passa da me.
    Grazie mia cara Patty

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  37. Giornata indimenticabile, ero in ospedale e avevo appena partorito, l'8 settembre era nato Tommi. Non ho visto immagini, non c'era tv, ma le notizie che si accavallavano, frammentarie e diverse, riportate dai mariti e dai conoscenti in visita, ti lasciavano un'ansia e una paura indicibile, per il bimbo, per te e per il futuro incerto che si cercava di prospettare.
    Il giorno dopo, al passaggio del carrello dei giornali, ho fatto incetta e per tutto il giorno non ho letto altro...
    Complimenti per la tua bellissima torta e per la teglia davvero originale... la voglio!!!
    Un bacio

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  38. Io ero al mio primo lavoro, un lavoretto estivo in un negozio di abbigliamento per bimbi. Quel giorno non si lavorò, il televisore acceso ad aspettare notizie e i clienti insieme a noi ad ascoltare sgomenti!
    Che importo che si è rotta...sembra deliziosa sul serio!
    Baci Patty

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  39. ma questa tortiera super da dove viene? è stupenda!!!!

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  40. ...io ero in ufficio e un cliente mi ha chiamato per chiedermi si era vero... io sono caduta dal pero: Vero cosa? _ "che è cominciata la 3a guerra mondiale! Non avete visto?!" Ricordo ancora la pelle d'oca che mi è rimasta per un'ora mentre vedevo su internet...

    Per me, a Catalunya, l'11 settembre vuol dire La Diada (la nostra festa nazionale) da più da 30 anni.

    Invece, la tua torta per me e bella, buona e coccolosa.
    Invece la tua tortiera com lama la trovo una genialita...
    besos

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